Francesco Mascio live @Auditorium PdM – presentazione cd Wu Way

Francesco Mascio
“Jazz crossover in Wu Way”

Auditorium Parco della Musica – Roma, Teatro Studio G. Borgna.
Domenica 7 Ottobre 2018, ore 18.00

Presentazione dell’album: Francesco Mascio – “Wu Way” (Filibusta Records)

Biglietto: 15,00 euro (posto unico) La biglietteria è aperta tutti i giorni dalle ore 11 alle 20.
Biglietti con scelta posti su TicketOne: https://www.ticketone.it/tickets.html?affiliate=FMR&doc=erdetaila&fun=erdetail&erid=2289533

Line up:
Francesco Mascio – chitarra elettrica, classica, acustica
Special guest:
Susanna Stivali – voce
Gabriele Coen – sax
Sanjay Kansa Banik – tabla

Susanna Stivali Official Gabriele Coen musicista Sanjay Kansa Banik

“Una chitarra e le dita del chitarrista, la sua arte, il suo pensiero. Sono anni che Francesco Mascio nei suoi dischi da solista cerca di raggiungere l’equilibrio musicale perfetto, attraverso il suo strumento e l’avvicinamento alle filosofie orientali. Ci aveva già dato un pregevole esempio con il suo precedente lavoro Ganga’s Spirit e continua sulla stesso solco con questo nuovo progetto: Wu Way. In cui risalta in maniera evidente il gioco di parole tra Wu Wei e Wu Way, la dottrina taoista della non azione, del tempo dedicato a se stessi, della ricerca dell’equilibrio psichico e vitale e il processo di interiorizzazione della stessa filosofia che ha coinvolto Francesco andando a fondersi con le sue passioni più intime. Come l’acqua ha trovato più strade per viaggiare attraverso la sua creatività, per frammentarsi in mille rivoli, miscelarsi, unirsi e poi fuoriuscire in nove composizioni che congiungono le derive Jazz e occidentali ai richiami della tradizione asiatica. Perfettamente modulato l’utilizzo tra la chitarra (elettrica e classica) e la singing bowl o le wind chimes, i dialoghi armoniosi tra Indian bells e Indian cymbals, con gli incantevoli intarsi di Sanjay Kansa Banik alla Tabla (in Balla Con Buddha), Gabriele Coen al Sax (in Tiziano Terzani) e Susanna Stivali alla voce (in Arpeggio Elementare). Sono onde morbide che con il loro movimento ciclico invitano alla meditazione e al movimento, alla preghiera e all’incanto e trovano il loro punto di equilibrio nell’ascolto. È questo l’invito fondamentale: l’ascolto…l’ascolto di questo disco, l’ascolto che ognuno dovrebbe dedicare a se stesso e…agli altri…lasciandosi andare…”
(Gabriele Peritore)

Francesco Mascio, bio:
chitarrista e compositore italiano, nasce a Cassino nel 1981. Ha all’attivo una pluriennale carriera con un numero di concerti a quattro cifre sia in Italia, da Torino a Caltanissetta, passando per Milano, Bologna, Roma, Napoli, sia all’estero in Europa e negli Stati Uniti. Numerosi album tra i quali ricordiamo “Europa Jazz Quartet” (2012), “Mantras for a New Era” (2013), “Ganga’s Spirit” (2015), “Jaggae” (2017) che l’ha portato a suonare presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma e “Wu Way” (2018). Ha avuto modo di suonare con i grandi maestri del Jazz come Tony Monaco, Francisco Mela, Shawnn Monteiro, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Karl Potter, Crystal White, Gegè Telesforo, Rosario Giuliani, Pippio Matino e molti altri. Le sue composizioni hanno attraversato numerosi stili per giungere oggi a una produzione del tutto originale e caratterizzante. Come tutti gli artisti non ama essere identificato con un genere specifico ma, se volessimo trovare una sua collocazione potremmo farlo rientrare in un peculiare “Jazz Crossover”. La sua vocazione è palesemente la sperimentazione, da oriente a occidente, senza confini. Perché Francesco Mascio assorbe ogni esperienza, vissuta e osservata, e la trasforma in una profonda suggestione che, attraverso la musica, condivide con il resto del mondo.

Concerto di apertura con i Qimar:

Esharef Ali Mhagag – voce
Lisa Damascelli – oud
Alessandra Macaluso – oboe
Fabrizio Massicci – chitarra
Giovanni Squillacioti – percussioni

Qimar, in arabo “Spicchi di Luna”, é un ensemble che nasce a Roma nel 2015 dall’incontro di alcuni musicisti di word music della scena romana. Le sonorità dei Qimar interpretano brani la cui matrice acustica proviene da diverse aree geografiche tra cui la penisola anatolica, quella balcanica e il Medio Oriente sottolineando, attraverso l’interpretazione di autori non autoctoni, come la musica sia un linguaggio trasversale, non esclusivo di aree geografiche, civiltà o religioni. Che possa essere parlato da tutti, incontrando, così, una unità trascendente tra i popoli del mondo.

Data

Ott 07 2018

Ora

18:00

Luogo

Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Courbertin, Roma, RM, Italia
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